Le sigarette elettroniche a pod sono diventate sempre più popolari grazie alla loro praticità, al design elegante e al soddisfacente rilascio di nicotina. Tuttavia, sebbene gli utenti si rivolgano spesso ai sistemi a pod come alternativa meno dannosa al fumo, rimangono dubbi su quali sostanze chimiche vengano effettivamente rilasciate durante l’utilizzo di un sistema a pod. Conoscere le sostanze inalate durante lo svapo è essenziale per prendere decisioni consapevoli sulla salute e la sicurezza personale.

Cosa contiene un sistema a pod?

Le sigarette elettroniche a pod contengono in genere una cartuccia pre-riempita o ricaricabile che contiene un liquido per sigaretta elettronica (chiamato anche e-liquid). Questo liquido per sigaretta elettronica è solitamente composto dai seguenti ingredienti principali:

  • Glicole propilenico (PG): un liquido incolore e inodore utilizzato per produrre la sensazione di “colpo in gola”.
  • Glicerina vegetale (VG): un liquido più denso responsabile delle dense nuvole di vapore.
  • Nicotina: disponibile in forma freebase o salina; i sali di nicotina sono più comunemente utilizzati nei sistemi a pod grazie a un’inalazione più fluida.
  • Aromi: additivi alimentari che simulano aromi di frutta, tabacco, mentolo o dessert.

Sebbene questi ingredienti siano generalmente riconosciuti come sicuri per l’ingestione, il loro riscaldamento e la loro inalazione possono produrre sottoprodotti chimici che potrebbero non essere innocui.

Sostanze chimiche rilasciate durante lo svapo

Quando un dispositivo a pod riscalda l’e-liquid, crea un aerosol che gli utenti inalano. Questo processo non prevede la combustione come nelle sigarette tradizionali, ma genera comunque reazioni chimiche. Le principali sostanze chimiche rilasciate includono:

1. Nicotina

  • La nicotina, il principale componente psicoattivo, crea una forte dipendenza.
  • Sebbene non sia direttamente cancerogena, contribuisce allo stress cardiovascolare e può influire sullo sviluppo cerebrale nei giovani consumatori.

2. Composti carbonilici

  • Quando PG e VG vengono riscaldati, possono decomporsi in formaldeide, acetaldeide e acroleina.
  • Formaldeide: una sostanza cancerogena nota, associata al cancro ai polmoni e al naso.
  • Acroleina: può causare irritazione polmonare ed è tossica a dosi elevate.
  • Questi composti si trovano generalmente in concentrazioni inferiori rispetto al fumo di sigaretta, ma sono comunque presenti e presentano rischi in caso di esposizione a lungo termine.

3. Composti Organici Volatili (COV)

  • Includono sostanze chimiche come benzene e toluene, spesso presenti nei gas di scarico delle auto e nei diluenti per vernici.
  • Anche in piccole quantità, l’esposizione cronica può aumentare il rischio di problemi respiratori e neurologici.

4. Metalli pesanti

  • Studi hanno rilevato tracce di piombo, nichel, cromo e stagno nell’aerosol delle sigarette elettroniche.
  • Questi metalli provengono in genere dalla serpentina di riscaldamento o da altri componenti metallici all’interno del sistema a pod.
  • L’inalazione prolungata di metalli pesanti può danneggiare polmoni, reni e sistema nervoso.

5. Particelle ultrafini

L’aerosol contiene minuscole particelle che possono penetrare in profondità nei polmoni ed entrare nel flusso sanguigno.

Queste particelle possono scatenare infiammazioni e contribuire a problemi cardiovascolari.

6. Sostanze chimiche correlate agli aromi

  • Alcuni aromi possono degradarsi in composti nocivi se riscaldati.
  • Un esempio ben noto è il diacetile, che è stato collegato alla bronchiolite obliterante, o “polmone da popcorn”, una malattia polmonare grave e irreversibile.
  • Sebbene molti produttori affermino di evitare il diacetile, test indipendenti ne hanno talvolta rilevato la presenza nei prodotti da svapo aromatizzati.

Queste sostanze chimiche sono più sicure delle sigarette?

  • Gli esperti di salute sono concordi nel ritenere che svapare sia probabilmente meno dannoso del fumo dei tradizionali prodotti del tabacco. Le sigarette rilasciano migliaia di sostanze chimiche tossiche e cancerogene a causa della combustione, mentre le pod per svapo emettono quantità minori e inferiori di sostanze nocive.
  • Tuttavia, “meno dannoso” non significa “sicuro”. Gli effetti a lungo termine dello svapo sulla salute, soprattutto tra i giovani e i non fumatori, sono ancora oggetto di studio. L’esposizione cronica alla nicotina e alle sostanze chimiche aerosolizzate può contribuire a problemi respiratori, cardiovascolari e neurologici nel tempo.

Fattori che influenzano le emissioni chimiche

Non tutte le pod per svapo rilasciano gli stessi livelli di sostanze chimiche. Diverse variabili influenzano i tipi e le quantità di sostanze nocive prodotte:

  • Temperatura e impostazioni di potenza del dispositivo: un calore più elevato può aumentare la scomposizione di PG e VG in carbonili tossici.
  • Composizione dell’e-liquid: il rapporto PG/VG, gli additivi aromatizzanti e la concentrazione di nicotina influiscono sulle emissioni.
  • Qualità del dispositivo: coil e materiali di bassa qualità possono rilasciare più metalli pesanti.
  • Frequenza e durata delle boccate: boccate più frequenti o profonde generano più aerosol e aumentano l’esposizione.

Cosa possono fare gli utenti per ridurre il rischio?

Sebbene astenersi completamente dallo svapo sia l’opzione più sicura, gli utenti che scelgono di svapare possono adottare misure per ridurre al minimo i potenziali danni:

  • Utilizzare marchi affidabili: scegliere prodotti di produttori noti che rispettano gli standard di sicurezza.
  • Evitare modifiche fai da te: modificare i dispositivi può alterarne il comportamento di riscaldamento e aumentare le emissioni nocive.
  • Optare per aromi semplici: gli aromi complessi o dolci possono contenere più composti potenzialmente dannosi.
  • Monitorare il numero di tiri: utilizzare il dispositivo meno frequentemente riduce l’esposizione complessiva.

Svapare con un pod può esporre gli utenti a meno sostanze chimiche nocive rispetto al fumo, ma è tutt’altro che privo di rischi. L’aerosol prodotto dai sistemi a pod contiene una miscela di nicotina, carbonili tossici, composti organici volatili, metalli pesanti e particelle ultrafini, molte delle quali possono avere effetti negativi sulla salute nel tempo. Con il progredire della ricerca, è fondamentale che i consumatori rimangano informati, valutino i rischi e prendano in considerazione alternative più sicure, ove possibile.

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